di Carlo Rastrelli e Aldo Lissandrini
Diana Armi di Aprile 2003

(1° parte)

In questo studio saranno esaminati esclusivamente i distintivi di grado che gli ufficiali della M.V.S.N. indossarono, con orgoglio per un ventennio, sulla giubba, sulla camicia nera estiva e sul cappotto; si rinvia ad un prossimo articolo la disamina dei distintivi di grado da copricapo e da spallina.

La Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale (M.V.S.N.), istituita il 1° febbraio 1923 con l’entrata in vigore del RD n. 31 del 14 gennaio 1923, fu organizzata sulla falsariga delle antiche legioni di Roma con inquadramento ternario; tre squadre formavano un manipolo, tre manipoli una centuria, tre centurie una coorte e tre coorti una legione.

Le legioni furono inquadrate in Gruppi ed i Gruppi in Zone dipendenti dal Comando Generale di Roma.

Di tradizione romana fu anche la scala gerarchica degli ufficiali istituita con i Regi Decreti n. 831 dell’8 marzo 1923 e n. 967 del 15 marzo successivo:

  • Capomanipolo corrispondente al grado di tenente del R. Esercito;
  • Centurione corrispondente al grado di capitano del R. Esercito;
  • Seniore corrispondente al grado di maggiore del R. Esercito;
  • Console corrispondente al grado di colonnello del R. Esercito;
  • Console Generale corrispondente al grado di generale di brigata del R. Esercito;
  • Luogotenente Generale corrispondente al grado di generale di divisione del R. Esercito;
  • Comandante Generale corrispondente al grado di generale di corpo d’armata del R. Esercito.

Relativamente al grado di luogotenente generale è opportuno evidenziare che il Regolamento di Disciplina e quello sull’Uniforme dell’8 marzo 1923 lo qualificarono come ispettore generale di zona e che fu trasformato in luogotenente generale con il successivo RD n. 967 del 15 marzo 1923.

Sempre nel 1923, con la circolare n. 11 del 17 febbraio, venne istituito il grado onorifico di Caporale d’Onore da conferire a non più di 20 personalità distintesi per “speciali benemerenze”.

Al Duce fu riservato il grado di Primo Caporale d’Onore.

La scala gerarchica, sebbene con terminologia romana, seguiva quella del Regio Esercito.

Tuttavia non tutti i gradi dell’esercito furono inizialmente contemplati nella Milizia.

Si arrivò alla piena equivalenza dei gradi degli ufficiali solo nel 1936, con la circolare n. 150 del 16 agosto che istituì anche per la Milizia ordinaria i gradi di primo seniore e di sottocapomanipolo.

Il RD n. 1292 del 4 agosto 1924, che tralaltro riconosceva alla M.V.S.N. la qualifica di forza armata dello Stato, all’art. 4 disponeva che il comandante generale, i comandanti di zona, di gruppo e di legione, gli ufficiali ed i militi a loro addetti erano permanentemente in servizio. Tutti gli altri ufficiali e militi erano normalmente da considerarsi in congedo.

Premesso che l’arruolamento nella Milizia era di natura volontaria ed aperto ai cittadini dai 17 ai 50 anni in possesso di determinati requisiti, il RD n. 1292 del 1924 precisava che gli ufficiali generali, superiori ed i centurioni venivano tratti dalle categorie in congedo dell’esercito, della marina e dell’aeronautica a loro domanda mentre i capimanipolo potevano essere reclutati anche tra i cittadini ed i sottufficiali. Gli ufficiali arruolati nella milizia conservano il grado e l’anzianità loro attribuiti nelle categorie in congedo dell’arma di provenienza.

IL PRIMO REGOLAMENTO SULL’UNIFORME DEL 1923

Il primo Regolamento sull’Uniforme degli ufficiali e della truppa della M.V.S.N., allegato B) al Regolamento di Disciplina, fu emanato con il RD n. 831 dell’8 marzo 1923.

L’art. 11 disponeva che i distintivi di grado erano applicati per tutti sulla parte anteriore della manopola della giubba o della camicia nera estiva; orizzontalmente fino al grado di seniore e verticalmente per i consoli e gli ufficiali generali.

  • I “caporali onorari” portavano sulla manica sinistra della giubba o della camicia, al di sopra del gomito, il corrispondente distintivo di grado in uso nell’esercito, ma rovesciato e ricamato in seta rossa, con dentro l’angolo il fascio littorio ricamato in oro.
  • I Capi di Stato Maggiore portavano un’aquila romana ricamata in oro sulle maniche della giubba o della camicia nera al di sopra del gomito.
  • Il distintivo di grado degli ufficiali generali consisteva in un’aquila romana su fascio littorio sormontata da una a tre stellette a seconda del grado; il tutto ricamato in oro su un rettangolo di tessuto d’argento di cm. 7,50 x3,50 contornato da una trecciola dorata.
  • Il distintivo del console mostrava il fascio littorio ricamato in oro in campo rosso e sormontato dalla stella in ricamo dorato.
    L’intero distintivo era contenuto in un rettangolo circondato da una trecciola in oro e di dimensioni di cm. 7×3.
  • Il seniore portava un gallone d’oro alto cm. 2 ed un galloncino d’oro alto mm. 5, lunghi cm. 12, il secondo sovrapposto al primo alla distanza di mm. 5.
  • Il centurione ed il capomanipolo avevano rispettivamente tre e due galloncini dorati alti mm. 5 e lunghi cm. 12 disposti parallelamente alla distanza di mm. 5 l’uno dall’altro.

Il fascio era del tipo conosciuto come repubblicano, sebbene già allora definito “littorio”, con la scure posta sopra le verghe; il nuovo fascio “littorio”, con la scure laterale, fu adottato con la circolare n.10 del 1 febbraio 1927.

IL REGOLAMENTO SULL’UNIFORME
E L’ISTRUZIONE SULLA DIVISA DEL 1931

Nel 1931 fu approvato, con RD del 3 luglio, il nuovo Regolamento sull’Uniforme e Istruzione sulla divisa della Milizia.

L’art. 18 dell’Istruzione sulla divisa cosi descriveva i distintivi di grado degli ufficiali per la giubba grigioverde:

  • Primo Caporale d’Onore: gallone in seta rossa, della stessa foggia e dimensione dei gradi di caporale in uso nel Regio Esercito, disposto ad angolo con ricamata dentro un’aquila romana con fascio littorio tra gli artigli.
    Il distintivo era applicato su un triangolo di panno nero rasato sulla manica sinistra della giubba, al di sopra del gomito.
  • Caporale d’Onore: come sopra ma con dentro l’angolo ricamato in oro un fascio littorio.
  • Ufficiali Generali: aquila romana in oro che afferra il fascio littorio disposto orizzontalmente, con la scure rivolta in basso.
    L’aquila era sormontata da una, due o tre stellette d’oro a seconda del grado (tre per il comandante generale, due per il luogotenente generale ed una per il console   generale).
    Il tutto ricamato su di un rettangolo di tessuto d’argento di cm. 3,50 x 7, contornato di trecciuola d’oro.
    L’intero distintivo aveva il bordo di panno rasato rosso sporgente mm. 2.
    Il luogotenente generale Capo di S.M. portava tra le due stellette una corona reale ricamata in oro.
  • Console: fascio littorio ricamato in oro in campo rosso, sormontato da una stelletta d’oro. L’intero distintivo era contenuto in un rettangolo di cm. 3,50 x 8 contornato di trecciuola d’oro.
  • Seniore: un galloncino d’oro alto cm. 2 ed un galloncino d’oro alto mm. 10 alla distanza di mm. 5 l’uno dall’altro, disposti parallelamente e lunghi cm. 12.
  • Centurione e capomanipolo: tre e due galloncini d’oro alti mm. 10 e lunghi cm. 12, disposti parallelamente alla distanza di mm. 5 l’uno dall’altro.

(Segue)

Condividi su: