di Carlo Rastrelli e Aldo Lissandrini
Diana Armi di Luglio 2003

(4° ed ultima parte)

L’ISTRUZIONE SULL’UNIFORME DELLA M.V.S.N. DEL 1941

L’Istruzione sull’uniforme della M.V.S.N. del 1941, essendo sostanzialmente finalizzata a coordinare le varie e molteplici disposizioni sino ad allora emanate, introdusse poche novità.

Nel capo IV, punto 25 d), relativamente alle maniche della giubba g.v. dell’uniforme ordinaria e del cappotto, furono prescritti i seguenti distintivi di grado:

  • Primo Caporale d’Onore: gallone di seta rossa messo ad angolo col vertice in alto , largo mm.17 e sormontato da un galloncino, sempre in seta rossa e largo mm.5, distante dal primo mm.3.
    Nell’interno dell’angolo era ricamato in oro un’aquila filettata di rosso. I lati dell’angolo erano di cm.12 e la base dell’intero distintivo era di cm.13,5.
    Era applicato al centro della metà superiore della manica sinistra.
  • Caporali d’Onore: come per il Primo Caporale ma con un fascio littorio ricamato in oro al posto dell’aquila.
  • Comandante Generale: greca “littoria” di sezione rettangolare di mm.80×35 sormontata da tre galloncini di mm.7 in oro opaco e distanziati tra loro di mm.2.
    Il galloncino superiore portava un occhiello a losanga col lato di mm.32.
    Era applicata sulla parte esterna delle maniche, 5mm. sopra il paramano.
  • Luogotenente Generale: come il precedente con due galloncini di mm.7.
    Il luogotenente generale Capo di S.M. portava la corona reale con scettro, ricamata in oro su panno rosso, al di sotto del distintivo di grado sulla parte superiore del paramano; i luogotenenti generali che avevano ricoperto la carica di Capo di S.M. precedentemente ritenevano il distintivo ma su panno grigioverde.
  • Console Generale: come il precedente ma con un solo galloncino.
    Gli ufficiali generali del ruolo speciale portavano il fondo rosso nell’occhiello a losanga e, come illustrato in altro nostro lavoro, una barretta rossa sulle controspalline.
  • Console: gallone di nastro dorato alto mm.20 e lungo mm.80, sormontato da tre galloncini di mm.10.
    Il galloncino superiore aveva un occhiello a losanga di mm.32 di lato ed il distintivo era applicato sulla parte esterna delle due maniche, 5 mm. sopra il paramano.
  • Per tutti gli altri ufficiali superiori ed inferiori galloni larghi mm.20 e galloncini larghi mm.10, con occhiello a losanga di mm.32 di lato.
    La lunghezza prescritta era di mm.80 e nella realtà molti ufficiali si limitarono ad accorciare di un centimetro la lunghezza del grado mod. 1935, sempre che non l’avessero già fatto nel 1938 a seguito della circolare n.47, senza preoccuparsi delle dimensione della losanga che rimase spesso di mm.40.

Al punto 37 l’Istruzione del 1941 confermò per i consoli ed i primi  seniori comandanti titolari di corpo o capi servizio in seguito a determinazione del comando generale della Milizia fregi del copricapo e  distintivi di grado su panno di  color robbio.

Per quanto attiene le uniformi da guerra e da marcia, i distintivi di grado erano della forma in uso per il tempo di pace ma in raion giallo e di dimensioni ridotte.

Il gallone ed il galloncino erano rispettivamente larghi mm.12 e mm.5, lunghi mm.50 e con occhiello a losanga ridotto in proporzione .

Si portavano applicati al centro del lato esterno delle manopole.

Il Capo di S.M. portava sotto il distintivo di grado quelli della sua carica ricamati in raion su panno rosso.

L’ULTIMA GRECA

In data 1 agosto 1943 il foglio n.148050 di prot. del Ministero della Guerra, a firma del nuovo comandante della Milizia, il generale Quirino Armellini nominato dal Governo Badoglio dopo la caduta di Mussolini, rese noto che la M.V.S.N., quale forza armata dello stato, cessava ogni sua attività o dipendenza di carattere politico.

Di conseguenza le stellette dovevano rimpiazzare i fascetti sulle fiamme nere del bavero, camicie e cravatte g.v. sostituire quelle nere ed il fascio littorio doveva essere eliminato,  sostituito dalla corona reale, dai fregi dei copricapo, delle spalline e da tutti i distintivi di grado, compresa la greca dei generali.

Nella realtà la quasi totalità degli ufficiali generali della Milizia fu dichiarata d’autorità dimissionaria e sostituita da generali del Regio Esercito che ritennero i rispettivi distintivi di grado.

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