





di Carlo Rastrelli e Aldo Lissandrini
Diana Armi del Settembre 2002
CONTROSPALLINE PER L’UNIFORME ORDINARIA GRIGIO VERDE
Il primo Regolamento sull’Uniforme della Milizia, allegato B) al Regolamento di Disciplina approvato con R.D. n. 831 del 1923, disponeva che per gli ufficiali generali erano prescritte due divise, l’ordinaria e la grande uniforme, che a loro volta si distinguevano in invernale ed estiva.
L’uniforme ordinaria estiva prevedeva la camicia nera con pantaloni corti grigio verdi e fascia in seta nera alla vita. I distintivi di grado erano portati sui polsini delle camicie.
La divisa grigio verde invernale, relativamente alla quale era lasciata libera scelta sul tipo di tessuto, aveva i distintivi di grado sotto il paramano. Le controspalline dei generali erano dello stesso panno g.v. della giubba, filettate di nero e fissate alla spalla da un bottoncino dorato con impresso a rilievo il fascio littorio o da un bottoncino normale grigioverde senza profilatura.
Nel 1929, con la circolare n. 55 del 16 ottobre, il Comando Generale della Milizia emanò nuove norme sulla divisa degli ufficiali che saranno successivamente raccolte nel “Regolamento sull’Uniforme e Istruzione sulla Divisa della MVSN” del 1931.
La circolare n. 55 del 1929 previde l’adozione, per le controspalline dell’uniforme ordinaria e di marcia dei generali, di una lastra di tessuto in filo argentato operata con un particolare disegno decorativo. Le controspalline erano bordate di filettatura rosso-scarlatto per gli ufficiali in servizio permanente effettivo e nera per gli ufficiali generali della riserva e fuori quadro.
Le controspalline erano fermate sulla spalla da un passante e da un bottoncino zigrinato dorato riproducente a rilievo un fascio littorio con la scure che guardava dietro le spalle.
Nel 1934 venne introdotta una nuova variante alle controspalline dell’uniforme ordinaria grigioverde.
La controspallina, della larghezza di cm. 5,50 e filettata di rosso o di nero come nel 1931, oltre a portare la lastra in tessuto d’argento recava l’aquila romana con le ali racchiuse sul fascio littorio. L’aquila era in canottiglia dorata, ad eccezione della scure del fascio sempre ricamata in argento, per il Primo Caporale d’Onore, per i comandanti generali e per il luogotenente generale capo di Stato Maggiore; in canottiglia argentata per i luogotenenti generali ed i consoli generali. Per il Primo Caporale d’Onore, i Caporali d’Onore e gli ufficiali generali in s.p.e. e del ruolo speciale il fregio era ricamato su panno robbio sporgente mm.1. I Caporali d’Onore portavano sulle spalline l’aquila tipica dei generali e sulle controspalline di tutte le uniformi il fascio littorio ricamato in oro su panno robbio e con scure in argento. Venne altresì introdotto un nuovo fregio sul bottoncino zigrinato dorato a vite, che riproduceva a rilievo un’aquila su fascio littorio e con nel corpo lo scudo sabaudo.
Le norme del 1934 furono recepite dal nuovo Regolamento sull’Uniforme degli ufficiali della MVSN pubblicato nel 1935.
Con la circolare del 18 settembre 1938 e con l’Istruzione sull’Uniforme del 1941 venne introdotta una nuova controspallina per la divisa ordinaria grigioverde degli ufficiali generali.
La controspallina, larga alla base cm. 5,5 e terminante a punta, portava sulla base in tessuto d’argento operato l’aquila romana sul fascio littorio di nuovo tipo. Il fregio, contornato da una filettatura rossa di mm.0,5, era ricamato in canottiglia dorata, con scure in argento, per il Primo Caporale d’Onore, i comandanti generali ed il capo di Stato Maggiore; in ricamo argentato per i luogotenenti generali ed i consoli generali.
Le controspalline erano orlate da un bordo in canottiglia dorata opaca di mm. 4, sottopannate di panno rosso sporgente mm. 2 ed assicurate alla spalla mediante una linguetta, un passante ed un bottoncino dorato a vite.
Per gli ufficiali generali del ruolo speciale venne altresì prescritta una barretta, da applicare sotto l’aquila, della lunghezza di mm.50 e della larghezza di mm. 80 di colore rosso.
Le controspalline del Primo Caporale d’Onore e dei Caporali d’Onore erano le stesse degli ufficiali generali con l’unica differenza che al posto dell’aquila romana portavano applicati i rispettivi distintivi di grado.
SPALLINE PER LA GRANDE UNIFORME GRIGIO VERDE
Con la circolare n. 91 del 10 ottobre 1923 venne disposto per gli ufficiali della Milizia un ornamento per la grande uniforme grigio verde.
L’ornamento in questione erano delle Cordelline costituite da due trecciole di seta nera o di lana nera con nodo da spallina rosso per il Primo Caporale d’Onore ed i Caporali d’Onore e dorato per i generali. Le stesse terminavano con due pendagli in tessuto dorato. Le cordelline erano unite alla controspallina destra dal nodo intrecciato ed erano fermate sul davanti al secondo bottone della divisa. La controspallina sinistra aveva solo il nodo intrecciato.
Con la circolare n. 55 del 16 ottobre 1929 gli ufficiali generali ottennero una spallina nuova. Essa era di forma rigida, ovale verso il collo, e confezionata a gomena marinara. La spallina era in lastra o tessuto dorato operato con un bordo ricamato in canottiglia dorata opaca e screziata di mm.8 e portava nel mezzo un’aquila romana ricamata in oro poggiante su un fascio dorato con scure ricamata in argento. La sottopannatura della spallina era in panno nero; solo per il Primo Caporale d’Onore la sottopannatura era rossa. La spallina misurava di regola cm. 6 x 13 (la lunghezza era in proporzione della taglia dell’ufficiale) ed era fermata sulla spalla da una linguetta su cui era posto un bottone dorato zigrinato con fascetto a rilievo. Le disposizioni del 1929 vennero riprese dall’Istruzione sulla Divisa della Milizia del 1931.
Negli anni 1931/1934 alcune case manifatturiere militari produssero una spallina in lamina dorata lavorata riproducente la spallina di cui sopra con aquila metallica.
Una nuova variante venne apportata alle spalline della grande uniforme degli ufficiali generali da una circolare del 1934 e dal Regolamento sull’Uniforme del 1935. Le spalline erano di lamina dorata con un bordino in oro di mm. 8 e con nuova aquila non più in ricamo ma come una scultura anch’essa in metallo. Il Primo Caporale d’Onore e i Caporali d’Onore avevano come fregio la sola aquila.
Gli ufficiali generali portavano anche le stellette, distintive del grado, sempre in metallo dorato. La sottopannatura delle spalline, come nel 1931, era in panno nero e solo per il Primo Caporale d’Onore erano filettate di panno rosso sporgente mm. 2; erano sempre tutte munite di linguetta e di bottoncino dorato a vite con in rilievo il nuovo fregio dell’aquila romana con scudo reale e fascio littorio.
Detta spallina resterà in vigore sino al luglio del 1943.
CONTROSPALLINE E SPALLINE PER LA DIVISA BIANCA ESTIVA, UNIFORME NERA DA VISITA E GRANDE UNIFORME NERA
Nel 1931 fu introdotta l’uniforme bianca estiva anche per gli ufficiali della Milizia; l’Istruzione sulla Divisa del 1931 dispose che sulla giubba bianca i gradi non venissero più portati sui paramani ma sulle controspalline. Le nuove controspalline degli ufficiali generali, larghe alla base cm.6 e terminanti a punta, erano ricoperte da una lastra di tessuto d’argento operata con un bordino ricamato in oro (gomena) di mm. 8 e con al centro l’aquila romana in canottiglia dorata poggiante su un fascio, egualmente ricamato in oro con la scure in argento, il tutto sottopannato di rosso sporgente mm. 2. Sopra l’aquila era posto il grado, una due o tre stellette ricamate in oro e sottopannate di rosso (tre per il comandante generale, due più la corona per il capo di S.M., due per il luogotenente generale e una per il console generale).
Il Primo Caporale d’Onore ed i Caporali d’Onore portavano la sola aquila e il fascio littorio. La controspallina era foderata di stoffa bianca come la divisa ed era fissata alla giacca con un bottoncino zigrinato e dorato con in rilievo il fascio littorio.
Con il Regolamento sull’Uniforme del 1935 venne ridotto a mm. 4 il bordino dorato, introdotta la sottopannatura rossa di mm. 2, ad eccezione degli ufficiali generali della riserva, e modificato il fregio sul bottoncino dorato a vite.
Nel 1938, esattamente il 5 maggio dell’anno XVI°, fu introdotta una nuova aquila più piccola che racchiudeva un fascio littorio con sottopannatura robbio e nel 1940, con la circolare n. 105 del 31 maggio, fu disposto che sulle controspalline delle divise bianche e nere le stellette d’oro venissero poste sotto l’aquila.
Detta controspallina rimarrà in uso, con piccole varianti nella manifattura, sino al 1943.
Nel 1934 venne introdotta anche per gli ufficiali della Milizia l’uniforme nera. Per l’uniforme nera da visita le controspalline erano identiche a quelle della divisa bianca estiva con la sola differenza che erano foderate di nero come la divisa. Per l’uniforme nera da sera e per la grande uniforme nera erano invece previste le spalline in lamina mettallica dorata, con bordatura di mm 8, che riproduceva il disegno della canottiglia dorata e che aveva nel mezzo, sempre in metallo dorato, l’aquila romana sul fascio littorio e le stellette distintive del grado.
Il luogotenente generale capo di Stato Maggiore aveva una corona reale sotto le due stellette. Le spalline erano sottopannate di nero e solo per il Primo Caporale d’Onore di rosso.